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10.11.2025 - 13:00
Fabio Bui
Il cicloturismo è destinato a diventare uno dei pilastri del futuro turistico e ambientale del Veneto. È quanto sostiene Fabio Bui, candidato alla Presidenza della Regione, che ha annunciato un piano strategico per rendere la regione la "prima destinazione italiana del cicloturismo sostenibile". Un progetto che mira a trasformare il Veneto in un punto di riferimento per i turisti in bicicletta, grazie a una rete di percorsi ciclabili sicuri, digitalizzati e interconnessi, unita a servizi innovativi e sostenibili.
"Il Veneto ha tutte le potenzialità per diventare la prima regione italiana nel cicloturismo. Vogliamo valorizzare ogni angolo della nostra regione, dalle montagne delle Dolomiti fino al Delta del Po, creando itinerari ciclabili che uniscano natura, cultura e paesaggio" ha dichiarato Bui, sottolineando l’importanza di un turismo che rispetti l’ambiente e promuova un'economia più verde.
Il programma di Bui per il cicloturismo prevede una serie di interventi strategici volti a rendere il Veneto una destinazione ideale per gli amanti della bicicletta. Tra le principali proposte:
Creazione di una piattaforma digitale regionale che permetta ai cicloturisti di prenotare itinerari, noleggi e strutture ricettive in modo semplice e veloce.
Estensione della rete ciclabile regionale fino a oltre 3.000 km, creando un sistema di percorsi interconnessi che attraversano l’intero territorio veneto.
Incentivi per strutture ricettive locali come B&B, agriturismi e imprese turistiche che si preparano ad accogliere i cicloturisti, con servizi ad hoc come noleggio biciclette e stazioni di ricarica per e-bike.
Collaborazione con le università venete per lo sviluppo di tecnologie green e soluzioni innovative per la mobilità dolce.
"Ogni chilometro di pista ciclabile in più significa più turismo, meno traffico e una vita più sana per tutti. Il Veneto può davvero diventare la guida dell’Italia nella rivoluzione verde della mobilità lenta," ha aggiunto Bui.
Oggi il cicloturismo è un settore che genera oltre 5 miliardi di euro in Italia e continua a crescere a un ritmo sostenuto. Con il suo patrimonio naturale, artistico e culturale, il Veneto ha tutte le carte in regola per intercettare oltre il 20% di questo mercato, creando nuove opportunità economiche per le piccole imprese locali e per i giovani imprenditori, in particolare nelle zone più periferiche.
"Il cicloturismo è un’economia pulita che si intreccia con l’identità veneta. È un modo per scoprire le nostre bellezze in modo lento e rispettoso dell'ambiente, incentivando la valorizzazione del nostro territorio in tutte le sue province" ha affermato il candidato, evidenziando il potenziale di sviluppo per le piccole realtà locali.
Nel suo programma, Fabio Bui prevede anche l’organizzazione di conferenze territoriali per raccogliere idee e proposte da associazioni e operatori del settore. A queste si aggiungerà l’organizzazione di un Forum Regionale del Cicloturismo Veneto entro la prossima primavera. Inoltre, il Veneto verrà candidato come Regione Europea della Bicicletta nel 2026, un ambizioso riconoscimento che permetterà alla regione di consolidare il proprio ruolo di capofila nel cicloturismo.
"Il nostro patrimonio naturale e artistico va vissuto con lentezza, rispetto e curiosità. Il Veneto del futuro deve pedalare verso la sostenibilità, migliorando la qualità della vita per tutti i suoi cittadini" ha concluso Bui, presentando una visione a lungo termine che pone l’accento sulla qualità del turismo e sul benessere collettivo.
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