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Cronaca approfondimento
11.03.2025 - 13:21
Foto di repertorio
Dalla Preistoria al Paleolitico: poco cambia. Dopo gli insulti sessisti di una madre di un giocatore nei confronti di un arbitro donna nel basket, arriva un altro episodio da mondo antico. Questa volta è il calcio ad essere triste protagonista. Il contesto è quello del match di Prima Categoria tra Badia Polesine e Merlara. Tutto scorre liscio, fino a quando, al 75' minuto, gli ospiti decidono di abbandonare il campo. Il motivo? Insulti razzisti nei confronti di alcuni giocatori di origine africana. Riporta un dirigente del Merlara, Enrico Montagna, che alcuni calciatori del Badia, sostenuti da diversi tifosi, si sono resi protagonisti di gesti e versi discriminatori. In campo e fuori hanno fatto la voce grossa con il più debole incoraggiati dalla forza del branco. A peggiorare il tutto si è aggiunto un ulteriore commento all'uscita delle squadre: "È normale che una squadra multietnica incontri questo tipo di problemi". A dirlo è, per usare un eufemismo, un tifoso.
Saggia e naturale la decisione del Merlara di abbandonare il terreno di gioco: una domenica di vergogna per il calcio veneto.
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