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"Dietro le quinte dell’Orange1 Bassano: Eliott Minten, la regia digitale del basket giovanile italiano"

Dalla Svizzera a Bassano per raccontare la pallacanestro con passione e modernità

"Dietro le quinte dell’Orange1 Bassano: Eliot Minten, la regia digitale del basket giovanile italiano"

Eliot Minten

Il mondo dell'Orange1 Basket Bassano viene raccontato dalla comunicazione della mente di Eliott Minten. Un viaggio nei segreti della narrazione degli arancioneri.

Nel cuore pulsante della pallacanestro giovanile italiana, c’è una voce silenziosa ma potente che ogni giorno costruisce e racconta il mondo dell'Orange1 Basket Bassano. Si chiama Eliott Minten, ha origini italo-svizzere e da quest’anno gestisce la comunicazione della società del Grappa, la realtà giovanile più seguita d’Italia sui social.

“Ero a Ginevra, studiavo economia e management – racconta Eliot – ma il mio sogno era lavorare nel mondo del basket, che è da sempre la mia passione". A portarlo in Italia è stata un’idea nata con un amico: valorizzare i migliori giovani giocatori europei con video, grafiche e storytelling. E Minten si è trovato nel momento giusto al posto giusto. “In un torneo in Germania ho incontrato il nostro General Manager. Ci siamo capiti subito e così è nato tutto".

Il media manager è sin da subito rimasto affascinato dal progetto arancionero. “Mia madre è italiana, quindi la lingua non è stata un problema. E poi in Svizzera non esiste niente di simile a questa academy per quanto riguarda il mondo basket: strutture moderne, una foresteria eccellente, un progetto educativo e sportivo di altissimo livello".

Il suo lavoro, oggi, è molto più di una gestione social: è una narrazione quotidiana. “Mi occupo di tutto ciò che la gente vede: video, grafiche, foto, comunicati ai giornali. Il nostro canale principale è Instagram, seguito da TikTok e Facebook. La comunicazione digitale è fondamentale: facciamo tornei internazionali, esperienze uniche ed è bello che la gente possa vivere con noi queste emozioni".

Ogni viaggio, ogni partita, ogni momento vissuto insieme diventa racconto. “A Tenerife è stato incredibile: abbiamo annunciato il torneo, documentato il viaggio, mostrato i ragazzi mentre studiavano, i pasti in gruppo, le emozioni di quegli attimi. Gli highlights sono centrali, certo, ma vogliamo far vedere anche tutto ciò che gira attorno al gioco".

Per Eliott l’obiettivo è quello di portare Bassano a essere un modello di crescita e ispirazione per gli altri. “Qui i giocatori vengono da tutto il mondo. Hanno storie bellissime, profonde, che meritano di essere raccontate. Vogliamo far vedere che siamo una grande famiglia. Qui i ragazzi hanno tutto per inseguire il sogno del professionismo; al centro dev'esserci sempre anche la parte dello studio: è fondamentale. Il nostro obiettivo, infatti, è prepararli per il college in America, dove quello dell'istruzione è un aspetto centrale".

E il futuro? “Vogliamo rafforzare il branding, continuare a crescere. Quest’anno siamo andati a New York. Vogliano continuare ad avere un collegamento sempre più efficace con il mondo americano".

Eliott Minten: il custode dei momenti salienti di Bassano, il narratore di un progetto che ha deciso di puntare in alto. E lui lo racconta abilmente, un frame alla volta

Stefano Parpajola

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