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Politica
17.09.2025 - 11:21
Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e candidato Governatore del Centro Sinistra
Giovanni Manildo, candidato presidente della Regione Veneto, non nasconde la sua frustrazione nei confronti della gestione politica da parte del centrodestra. A meno di due mesi dalle elezioni, i veneti sono ancora all’oscuro della data ufficiale del voto e del nome del candidato che dovrà guidare la regione nei prossimi anni.
“È ormai metà settembre e i veneti non sanno quando si voterà”, attacca Manildo, che denuncia l’immobilismo del centrodestra. “Mentre Luca Zaia gioca a rimpiattino, è Vincenzo De Luca, il presidente della Campania, a comunicarci che il 23 novembre si voterà anche in Veneto. È possibile che siano altri a decidere per noi?”.
Secondo Manildo, questa incertezza non solo alimenta il caos politico, ma ha anche un impatto negativo su tutte le sfere sociali ed economiche. “Un’elezione che riguarda una delle regioni più importanti d’Italia e d’Europa merita ben altro rispetto. Le elezioni non sono un fastidio burocratico: sono l’occasione in cui visioni diverse si confrontano e i cittadini possono scegliere consapevolmente. Invece, il Veneto sembra essere diventato un territorio da spartire tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che lo trattano come una loro proprietà personale. Ma il Veneto non è una colonia”.
Manildo non risparmia critiche nemmeno all’attuale situazione economica della regione. Le associazioni di categoria, afferma, stanno lanciando segnali d’allarme sullo stato di salute del sistema produttivo veneto. “Le imprese sono alle prese con il caro energia, la carenza di manodopera, e la difficoltà di trovare alloggi per i propri collaboratori. Inoltre, l’instabilità e la totale assenza di una programmazione chiara da parte della Regione stanno danneggiando l’economia locale. Il Veneto è a rischio stagnazione”.
Il candidato presidente critica anche la prospettiva di affrontare il 2026 con un bilancio provvisorio. “Questo non farà altro che peggiorare le cose. In queste settimane – prosegue Manildo – ci siamo confrontati con imprenditori, cittadini e operatori sanitari, tutti preoccupati per la difficoltà a garantire servizi adeguati. Inoltre, le giovani generazioni non hanno fiducia nel futuro, e la criminalità urbana è diventata una preoccupazione crescente”.
Manildo esprime la necessità di una politica che torni ad ascoltare le vere priorità dei cittadini e delle imprese. “Il Veneto ha bisogno di risposte concrete, non di silenzi tattici. Servono visione, pianificazione e confronto, ma a pochi mesi dal voto il centrodestra non è ancora riuscito a scegliere il proprio candidato. Il Veneto merita di più. Noi, invece, stiamo portando avanti un programma chiaro, frutto del dialogo con chi vive la realtà quotidiana della nostra regione. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.
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