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Hockey
30.04.2025 - 08:33
Alberto Pozzato, @foto di Martina Brunello
Alberto Pozzato è l'attaccante dell’Hockey Bassano. Quando parla del suo sport, degli anni a Sandrigo, dell’approdo a Bassano, lo fa con la sincerità e la passione di chi ha scelto una strada e ha deciso di inseguirla.
“La mia passione per l’hockey è nata quando avevo quattro anni. Tutti i miei cugini giocavano e io ho voluto provarci. Da lì non ho più smesso".
Pozzato è cresciuto a Sandrigo e lì è rimasto per 27 lunghissimi anni. Un’intera vita sportiva legata a una maglia: “Era casa mia. Ho fatto tutto il mio percorso lì. Ho visto società e tifosi crescere. È stato difficile andarmene".
Una scelta sofferta, ma necessaria. L’ambizione chiama e Alberto risponde.
“Volevo alzare l’asticella. Bassano rappresentava una grande occasione. Sono contento della scelta: questa è una società gloriosa, con giocatori fortissimi. All’inizio sentivo una forte responsabilità. In un club così c’è pressione. Ma l’ho gestita bene".
Il vero punto di forza della stagione giallorossa è stato il gruppo: "Ogni anno ci sono volti nuovi, non è scontato creare coesione. Quest’anno ci siamo riusciti. Abbiamo affrontato delle difficoltà, ma ne siamo usciti più uniti. Questo ci ha portato a raggiungere i nostri obiettivi".
E gran parte del merito, Pozzato lo riconosce al suo allenatore, Alessandro Bertolucci: “È una persona straordinaria. Trasmette grinta, ha una garra pazzesca".
Tra le esperienze più significative della sua carriera, spicca il sogno vissuto in Nazionale. “La prima chiamata è arrivata a 29 anni. Non me l’aspettavo. Il ricordo più bello? Il terzo posto al Mondiale. Un’emozione che non dimenticherò mai".
Ma il sogno, quello vero, è ancora da conquistare. “Non ho mai vinto. Voglio uno Scudetto o una Coppa Italia. È il mio obiettivo più grande".
Gol, umiltà e passione: questo è Alberto Pozzato.
S.P.
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