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Calcio. Serie D

Il Treviso riparte dalle idee del Ds Piefrancesco Strano

L'ex Avellino si racconta: “Città meravigliosa, vogliamo costruire qualcosa che duri nel tempo”

Il Treviso riparte dalle idee del Ds Piefrancesco Strano

Piefrancesco Strano

La rinascita del Treviso passerà dalle idee di Pierfrancesco Strano, romano di 33 anni forte di un percorso altisonante alle spalle: Venezia, Genoa, Parma, Siena, Brescia e Avellino: "Ogni esperienza, dalla Serie A alla Serie D, mi ha lasciato qualcosa. Sono cresciuto molto, sia dal punto di vista umano che professionale”. Il curriculum parla da sé. Tra poco, però, sarà il campo a esprimere la sua voce. Dopo l'infinito duello contro le Dolomiti Bellunesi della passata stagione i trevigiani hanno voltato pagina con Strano in regia e con mister Edoardo Gorini in panchina. Una scossa, una nuova visione, un modo diverso di interpretare il calcio rispetto all'ultima gestione tecnica.

L'approccio dalle parti del Tenni, per il Ds, è stato positivo: “Sto cercando di vivere intensamente la città, è splendida. La proprietà è molto legata al territorio e sta trasmettendo anche a me questo sentimento. È un’emozione che diventa uno stimolo a dare il massimo".

La ricostruzione della rosa è passata da scelte forti: “Abbiamo fatto un mercato coraggioso, cambiando parecchi giocatori. Ora mancano solo due o tre tasselli. Vogliamo creare un progetto solido e duraturo”. 

Il Ds sta lavorando in piena sinergia con mister Gorini: “Con lui condividiamo la stessa visione. Valutiamo i calciatori in base al valore tecnico, ma prima ancora umano. Ho inserito in rosa profili nuovi per il girone, accanto a chi lo conosce bene e lo ha già vinto”.

La squadra sarà modellata su un 4-3-1-2, ma senza dogmi rigidi: “I moduli contano sempre meno, contano i principi. I nostri giocatori hanno caratteristiche diverse e questo permetterà al mister di essere flessibile”.

A Treviso sono arrivati anche tanti giovani di ottime prospettive: “Ci sono ragazzi con potenzialità, ma sarà il campo il giudice supremo. Posso solo dire che li ho voluti tutti fortemente. Nessun ripensamento”.

Strategia e idee chiare: così stanno nascendo i presupposti per un'annata da protagonisti nel mondo biancoceleste. Ora gli ultimi dettagli, e chissà, un ultimo grande regalo per mister Gorini. Dopo le lacrime del passato, oggi è tempo di speranza con in testa un solo obiettivo: la Serie C.

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S.P

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