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Calcio. Serie D
16.11.2025 - 17:09
Daniel Perin
Un giovane calciatore che sta correndo veloce. Daniel Perin, il 2007 del Treviso, ha sorpreso tutti in questo avvio di stagione. La sua è una vera storia di amore per il pallone, suo compagno inseparabile da sempre:
«Fin da piccolo avevo la palla tra i piedi, sapevo dire solo la parola gol – sorride – mi sono rotto tutte le dita dei piedi giocando in casa o in cortile». Un legame viscerale, nato a Vittorio Veneto e cresciuto nel Vittorio Falmec SM Colle, dove ha mosso i primi passi dai 4 ai 10 anni.
Poi la continua crescita, step dopo step per inseguire il suo sogno. «Dopo il Vittorio sono andato alla Liventina, dove ho vissuto due anni splendidi. Poi il Pordenone, e infine due stagioni a Bolzano con il Südtirol». Un percorso importante con tanto professionismo alle spalle: «Le prime due settimane al Südtirol sono state infinite – confessa – mi mancava casa, non passavano mai i giorni. Poi mi sono adattato alla vita da calciatore. Vivevamo tutti in convitto, andavamo nella stessa scuola, ci allenavamo insieme. Era diventata come una famiglia per me».
Questa estate, però, arriva la possibilità di iniziare a calcare i campi del calcio dei grandi; arriva la romantica chiamata del Treviso: un ritorno a casa. «Sapevo che erano interessati a me e non ci ho pensato due volte. È una maglia che pesa, con tanta storia. Indossarla da trevigiano è un onore incredibile».
Il nuovo Treviso riparte da una certezza: Paolo Beltrame, 10 gol nella passata stagione. Insieme si lotterà per tornare nel professionismo.

Il salto dalle giovanili alla prima squadra nasconde sempre alcune insidie. «La differenza è soprattutto a livello mentale. Ma mi sono abituato velocemente. Mi alleno e gioco con persone che fanno questo mestiere da anni. Ogni giorno devo dare tutto. I compagni mi danno molti consigli: mi dicono di restare umile, di lavorare sodo. Munaretto mi è sempre vicino, è come un fratello maggiore, e Gucher, il capitano, è un esempio per tutti».
E poi c’è il mister. «Con Gorini ho un ottimo rapporto. È preparatissimo, mi sta insegnando tanto. Con tutto lo staff mi sento seguito, ogni partita è un’occasione per crescere».
Treviso, Gorini: "Sento l'energia giusta, voglio una squadra affamata"
Edoardo Gorini è il nuovo allenatore del Treviso: l'ex Cittadella punta a riportare la società del Tenni in Serie C.
Il primo grande momento da ricordare è già arrivato. «Il gol a Noale, con un tiro da fuori, resterà nel cuore del giovane centrocampista. Dopo la rete cercavo mio padre sugli spalti, ma i compagni mi sono saliti sopra: un’emozione unica».
Con mister Gorini, Perin sta vivendo una trasformazione anche a livello tattico: «Ero arrivato come mediano, ma ora sto interpretando la mezzala. Mi piace, mi permette di inserirmi e giocare più avanti. In Serie A guardo molto Casadei, mi piace il suo stile di gioco».

Gli obiettivi di titolo per la squadra del Tenni non sono un segreto, ma i piedi del 2007 restano ben piantati a terra. «Guardiamo partita dopo partita, è presto per parlare di classifica. Siamo ancora all'inizio, ma stiamo dando il massimo per portare il Treviso dove merita di stare».
Intanto le prestazioni non stanno mancando. «Non pensavo di partire così forte. Qui mi giocavo tutte le mie carte e sono già migliorato tanto. Ho avuto un ottimo impatto sulla squadra ma voglio continuare a crescere».
Determinazione, umiltà e talento: Daniel Perin ha tutto per dire la sua in questo Treviso e per sognare in grande.
Stefano Parpajola
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