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Cronaca aggiornamento
15.10.2025 - 12:00
Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi @facebook Gianmarco Mazzi
La città di Verona è ancora sotto shock per la tragica morte di Davide Bernardello, Valerio Daprà e Marco Piffari, i tre carabinieri caduti in servizio ieri a Castel d’Azzano, durante un’operazione ad alto rischio. E mentre l’intero Paese si stringe nel cordoglio, si accende la polemica sulla scelta di non sospendere la tappa odierna del Giro ciclistico del Veneto, in programma proprio a Verona.
A sollevare con forza la questione è il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, che non usa mezzi termini:
“Oggi è un giorno di dolore nazionale, e permettere lo svolgimento della gara è una scelta di cattivo gusto. Il minuto di silenzio non basta: il rispetto per l’Arma e per le nostre Forze dell’Ordine avrebbe richiesto ben altro. Nessuna esigenza organizzativa o di sponsor può giustificare questa insensibilità”.
Nel frattempo, anche le istituzioni nazionali hanno voluto rendere omaggio ai tre militari scomparsi. Durante una seduta del Senato, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha ricordato con voce commossa il sacrificio dei tre carabinieri.
“Non posso che esprimere la più profonda commozione per questi giovani servitori dello Stato. Erano impegnati in una missione delicata e hanno pagato con la vita la loro abnegazione”, ha detto Tajani. Le sue parole hanno scatenato un lungo e sentito applauso dell’intera aula. Ministri e senatori si sono alzati in piedi per rendere onore ai caduti.
Mentre le indagini sulle circostanze della tragedia proseguono, Verona si raccoglie nel lutto. Ma non si placano le voci critiche verso chi avrebbe dovuto, secondo molti, sospendere ogni attività pubblica non essenziale, a partire proprio dalla competizione ciclistica.
Per Mazzi, si è persa un’occasione per dimostrare unità e rispetto. “Un gesto simbolico come il fermarsi, anche solo per un giorno, avrebbe avuto un impatto enorme sulla comunità e avrebbe dato un segnale forte alle famiglie delle vittime e a tutto il Paese".
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